Roma, l'Olimpico è sempre più un fattore: 8 vittorie su 9 nel 2023

Roma Real Sociedad
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La squadra di Mourinho ha conquistato un altro successo casalingo senza subire reti: ormai una costante, così come l'ennesimo sold out.

La Roma ha vinto in casa. E dove sta la novità? Non c'è, a dire il vero. Perché i giallorossi hanno imparato a fare dell'Olimpico una sorta di fortino, quasi inespugnabile per gli avversari che vi si presentano. Che si chiamino Juventus, battuta domenica scorsa, oppure Real Sociedad, superata con un 2-0 che consente a Dybala e compagni di vedere la qualificazione ai quarti di finale di Europa League.

Hanno segnato Stephan El Shaarawy e Marash Kumbulla, rispettivamente nel primo tempo e nel finale di partita, ed è un successo che vale tanto quanto pesa. Anche se al ritorno rischia di essere una storia diversa. Perché in trasferta la squadra di José Mourinho ha un volto e davanti al proprio pubblico ne ha un altro, completamente diverso.

Nel 2023, la Roma all'Olimpico ha steso praticamente tutti. Di nove partite tra campionato, Europa League e Coppa Italia, i giallorossi ne hanno vinte otto e persa una. A guardare il pelo nell'uovo, l'unica sconfitta è stata dolorosissima: l'1-2 contro la Cremonese che, lo scorso 1° febbraio, è costato l'inattesa e clamorosa eliminazione dai quarti di finale di Coppa Italia, consentendo al fanalino di coda della A di andare a giocarsi una doppia semifinale contro la Fiorentina.

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Ma questa non è che l'eccezione che conferma la regola. Anche perché poi la Roma è ripartita di slancio, macinando vittorie casalinghe e tenendo la porta chiusa: l'ultimo goal subìto all'Olimpico da Rui Patricio è proprio l'autorete di Celik, quella che all'inizio della ripresa consentiva alla Cremonese di portarsi sul momentaneo 2-0. Poi, solo clean sheets: cinque di fila dopo i tre collezionati prima del tonfo coi grigiorossi.

In sostanza: nelle nove partite casalinghe del 2023 la Roma non ha semplicemente vinto otto volte, ma lo ha sempre fatto uscendo dal campo con la porta inviolata. Un'enormità. E non è un caso che la squadra di Mourinho sia la quarta miglior difesa della Serie A dopo Napoli, Lazio e Juventus.

La serie di vittorie casalinghe è anche l'effetto dell'entusiasmo generale che sta pervadendo la tifoseria della Roma. Tra un sold out e l'altro, l'Olimpico è sempre pieno e colorato. In questa stagione lo è stato praticamente sempre: 26 volte su 27 impegni casalinghi. Anche nei gironi di Europa League, anche contro i finlandesi dell'HJK Helsinki, anche in partite apparentemente di secondo piano, in termini di attrattività più che di importanza in sé.

Uno dei pochi scossoni negativi si è avvertito dopo Roma-Verona del 19 febbraio. I giallorossi hanno vinto per 1-0, ma José Mourinho si è presentato davanti ai giornalisti più amareggiato che felice. Se l'è presa col pubblico giallorosso, come sempre numeroso ma - a suo dire - troppo critico nei confronti della squadra, il giovane Bove in primis.

"I sold out? Dipende da quello che è il sold out: un sold out come quello contro il Bodo/Glimt vuol dire che lo stadio vince da solo. Un sold out come quello di oggi è una lastima, con fischi per un ragazzo che perde un pallone dopo una partita straordinaria. La gente non capisce la dimensione di quello che stiamo facendo noi".

Durante e dopo la serata contro la Real Sociedad, Mourinho non si è potuto lamentare. Il pubblico della Roma ha spinto la squadra, le ha giocato accanto, ha applaudito e si è esaltato per una chiusura di Matic, una sterzata di Dybala, un intervento difensivo di Mancini. E naturalmente per i due goal decisivi. Tanto che no, Mourinho stavolta proprio non si è potuto lamentare.

"Quando questo stadio vuole giocare - ha detto il portoghese a DAZN dopo la partita - non è solo bello. Perché può anche essere bello e non aiutare in niente. Qualche volta sto lì in panchina e nella pressione della partita mi piace anche guardarlo".

Al ritorno, giovedì prossimo, sarà tutta un'altra storia. Ed è lì che la Roma, che comunque potrà anche perdere con una rete di scarto, dovrà dimostrare di avere le spalle larghe per farcela anche lontano da casa. Dove attenzione, ha perso tre delle ultime quattro partite pareggiandone una. Servirà un cambio di marcia.

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