Napoli-Milan atto primo: Scudetto, Champions e ambizioni in tre partite
Tre sfide nell'arco di sedici giorni. Il calendario della Serie A e l'urna di Nyon hanno fatto sì che entro la terza settimana di aprile, Napoli e Milan sapranno quale finale di stagione le vedrà coinvolte.
Si comincia e si finisce al Maradona, con in mezzo la gara d'andata di Champions League giocata a San Siro, che di notti magiche europee ne ha vissute ben di più rispetto all'impianto di Napoli.
Ma prima di pensare all'Europa, c'è il campionato. Anche se il destino della 121esima edizione della Serie A sembra essere ormai scritto da tempo.
Il Napoli domina in lungo e in largo, complice la sua forma smagliante e quella inaccettabile delle rivali Scudetto. L'Inter si è fermata ancora, la Juve è lontana, le romane faticano.
Lo stesso Milan ha perso tanto terreno nei primi due mesi del 2023, permettendo la fuga alla squadra di Spalletti. Ma guai a pensare che la sfida di stasera verrà presa sotto gamba dai rossoneri.
In ballo, molto più che una quanto mai flebile speranza di riavvicinare la vetta, c'è l'orgoglio da non ledere. Il Milan campione d'Italia cederà il triangolino di stoffa che ha sul petto agli azzurri tra qualche settimana, ma a partire dalla sfida del Maradona cercherà di mettere i bastoni tra le ruote ai rivali.
Inoltre, battere il Napoli potrebbe dare alla banda Pioli ulteriore benzina e motivazione in vista del doppio impegno di Champions League.
Dal canto loro, gli azzurri sembrano tranquilli. Spalletti ha plasmato un meccanismo perfetto, dove il particolare (i calciatori) si fa universale (il sistema di gioco) e viceversa.
Vincere stasera accorcerebbe ulteriormente i metri che separano Napoli da un filo di lana atteso e rincorso per 33 anni.
Lì, sì, potrebbe essere tutta un'altra storia. Sfida da dentro fuori, senza il peso dei punti in classifica a gravare sulle motivazioni. Il Napoli quest'anno sembra più forte, ma attenzione a non sottovalutare il blasone europeo del Milan.