Un influencer in Bundesliga? Jindaoui si allena con la prima squadra dell’Hertha Berlino
Può un giocatore della seconda squadra di un club che milita in Bundesliga avere un numero di follower su Instagram sette volte maggiore a quello dello stesso club? La risposta a questa domanda ovviamente retorica già la conoscete. Forse però non conoscete i soggetti in causa.
Il club è l’Hertha Berlino, una squadra storica di Bundesliga, mentre invece il giocatore è Nader Jindaoui, 26 anni, tedesco di origini palestinesi, calciatore semiprofessionista. In Germania però non è conosciuto per la sua carriera da calciatore. O meglio, è conosciuto anche per quella, ma a renderlo famoso sono stati soprattutto i social network.
Si è definito "calciatore che condivide la sua vita", molto lo definiscono con la parola “influencer”, così come si può spendere anche per la moglie Louisa, anche lei a quota 1,8 milioni di follower, esattamente come il marito. Ecco, per rendere l’idea: l’Hertha su Instagram è seguito da 259mila persone.
Per non parlare dei canali YouTube: il canale “Jindaouis” tocca gli 1,37 milioni di iscritti, mentre quello dell’Hertha non arriva nemmeno agli 80mila. Popolarità che stanno su due piani differenti, anche perché intercettano due target altrettanto differenti.
Resta però il fatto che come uomo immagine Jindaoui all’Hertha funziona: è presente in quasi tutti i video o post promozionali del club, uomo immagine per le presentazioni delle divise, negli store. Anche se professionista di fatto non lo è mai stato: è il suo sogno riuscire a diventarlo.
A costruire una carriera ci ha provato sin da ragazzo, ma dopo essere uscito dalle giovanili dell’Energie Cottbus però non è mai riuscito a raccogliere nemmeno una presenza tra i professionisti. È sempre rimasto nella quarta serie, la Regionalliga. Ha giocato nel Babelsberg, nelle seconde squadre di Fortuna Düsseldorf e Greuther Fürth.
Lo scorso anno con il Berliner AK ha vissuto la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo, con 14 reti e 10 assist che gli sono valse la chiamata della seconda squadra dell’Hertha, anche se per quello che è il suo valore tecnico si dice che potesse andare anche nelle serie superiori, con offerte anche dalla 3.Liga.
Nader però ha il sogno di giocare all’Olympiastadion e l’Hertha può realizzarlo, essendo il suo stadio di casa. In estate alla prima amichevole contro i dilettanti del Tasmania Berlino c’erano più di cento persone ad assistere al match e c’è stata anche un’invasione di campo. La sua maglia numero 37 va a ruba e anche il suo amico Kevin Prince Boateng in estate ha chiesto di tenergliene da parte una per la sua collezione personale.
"Nader, fratello mio, spero che tu me ne abbia tenuta da parte una! So cosa puoi fare. Tutti tra i professionisti sanno cosa puoi fare. Preparati, fratello. Presto verrà il tuo momento e ti unirai a noi in prima squadra”.
Quel momento non è ancora arrivato: nonostante la pressione esterna, il tecnico Sandro Schwarz non ha ancora concesso l’esordio a Nader. Nella pausa per il Mondiale, però, lo ha aggregato alla prima squadra, con cui ha disputato anche delle amichevoli. Il 20 in particolare ha giocato la sua prima partita con i pro.
"Hertha non si impegnerà mai con Nader, va solo in seconda squadra per via del marketing, non si allenerà mai con la Bundesliga, non giocherà mai con la prima squadra... E adesso ho fatto il mio esordio! Quello che molti dimenticano è che sono un calciatore ed ero un calciatore prima di iniziare con i social media. Ho combattuto per questo tutta la vita! Non sono un influencer, sono un calciatore che condivide la sua vita. Ringrazio tutti quelli che credono in me"
Chissà che magari Sandro Schwarz non sia stato convinto: un esordio forse ora è meno lontano di prima. Nader non ha mai smesso di crederci.