Fallimento Danimarca ai Mondiali: un solo goal fatto e ultimo posto nel girone
In attesa della conclusione della fase a gironi, non sbaglieremmo a catalogarla già come la sorpresa più grande di questi Mondiali: l'eliminazione della Danimarca lascia basiti, soprattutto per la modalità con cui si è palesata.
La squadra del commissario tecnico Hjulmand ha chiuso il girone D addirittura in ultima posizione, alle spalle delle qualificate Francia e Australia (vittoriosa per 1-0 nel match decisivo) e addirittura della Tunisia, che nei pronostici iniziali veniva individuata come l'anello debole del raggruppamento.
I numeri della formazione scandinava sono eloquenti: nessuna vittoria, un solo punto conquistato (grazie allo 0-0 all'esordio contro la Tunisia) e un goal all'attivo, il colpo di testa di Christensen nel 2-1 in favore della Francia al secondo turno, col senno di poi probabilmente la prestazione migliore offerta dalla Danimarca.
Inutile sottolineare quanto fossero elevate le aspettative per una squadra giunta ad un passo dal sogno ad Euro 2020, battuta tra mille polemiche arbitrali dall'Inghilterra ai supplementari della semifinale che avrebbe potuto portare in dote la finalissima al cospetto della nostra Italia, 29 anni dopo il clamoroso exploit in Svezia.
Da quel momento è passato quasi un anno e mezzo, ancor meno dal termine dei gironi di qualificazione ai Mondiali in cui la Danimarca si è rivelata la nazionale migliore per rendimento (27 punti totalizzati sui 30 disponibili) alla pari della Germania, con un ruolino di 30 goal fatti e appena 3 subiti.
Avvisaglie negative non si erano avvertite nemmeno durante il percorso in Nations League, piuttosto brillante nonostante il secondo posto alle spalle della Croazia: i due k.o. inflitti alla Francia avevano messo in primo piano tutte le qualità di una squadra che, senza alcun timore, credeva di poter arrivare lontano anche in questi Mondiali. Convinzione sbagliata.