Dimarco, cuore Inter dai goal 'pesanti': a segno contro Juve e Milan

Dimarco
Getty Images
Il laterale interista spinge i nerazzurri in finale grazie al suo quinto goal stagionale. A gennaio aveva sbloccato anche la Supercoppa a Riyad.

Un goal decisivo che consentirà all'Inter di giocare la quarta finale nelle ultime due stagioni.

E' una notte da assoluto protagonista quella vissuta da Federico Dimarco, il match winner di San Siro, capace di piegare la Juventus, eliminandola dalla Coppa Italia.

Il laterale nerazzurro ha spezzato l'equilibrio del match dopo appena 15' di gioco, inserendosi alla perfezione sulla bellissima imbucata di Barella, prima di infilare imparabilmente Perin.

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Un vero e proprio 'magic moment' per il classe 1997, sempre più perno imprescindibile all'interno del 3-5-2 disegnato da Simone Inzaghi. Quello alla Juve è il quinto goal stagionale per Dimarco nella stagione 2022/23, nonché il quarto propiziato dall'assistenza di Nicolò Barella.

Per trovare un difensore così impattante, in termini realizzativi, in casa Inter bisogna riavvolgere il nastro alla stagione 2020/21 - quella dello Scudetto targato Antonio Conte - quando Achraf Hakimi realizzò ben 7 reti tra tutte le competizioni.

Oltre alla Juve, Di Marco è andato a segno anche contro il Milan, lo scorso 18 gennaio, sbloccando la finale di Supercoppa italiana a Riyad (poi vinta) contro il Milan. Due sigilli dal significato non banale, ma che non distraggono l'ex Verona dai prossimi obiettivi:

"Più importante questo goal o quello di Riyad? Speriamo il prossimo. Domenica ci aspetta una partita difficile, se continuiamo così ci toglieremo delle soddisfazioni".

Le altre tre reti stagionali, invece, Dimarco le ha racchiuse in due partite: a ottobre il suo goal contro la Roma non è bastato ai nerazzurri per impedire la sconfitta interna contro i giallorossi, mentre nel 6-1 al Bologna, Dimarco ha messo a referto addirittura una doppietta.

Una stagione prolifica, alla quale va aggiunto l'importante bottino di 7 assist distribuito tra Serie A e Champions League. Morale della favola, la stagione della definitiva consacrazione per un calciatore che si pensava potesse rappresentare una valida alternativa per l'Inter e che invece si è rivelato essere la soluzione a diverse problematiche.

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