Del Piero non si tira indietro: "Io dirigente della Juventus? Legame profondo, adesso aspetto"
La notizia delle dimissioni in blocco del CDA della Juventus, avvenute nella serata di ieri, ha spiazzato praticamente tutti nel mondo del calcio.
Uno scossone imprevedibile, ma reale, concreto: l'intero Consiglio di Amministrazione bianconero ha rimesso le proprie cariche, con un'assemblea straordinaria che ha fissato per il 18 gennaio 2023 la nomina di un nuovo CDA e, attualmente, nominato Maurizio Scanavino nuovo Direttore Generale del club.
Il futuro è ancora da decifrare, e questo è noto: tra i tanti nomi che sono stati avanzati nel corso delle ultime ore come possibile ingresso in dirigenza anche quello di Alessandro Del Piero.
L'ex capitano della Juventus, intervenuto nel corso del format dei Mondiali in onda su BeIN Sports, ha commentato lo scenario.
"Io nella dirigenza? Stai facendo questa domanda a una persona che ha passato quasi 20 anni alla Juventus, andando anche in Serie B. Il mio rapporto con la squadra, con la proprietà e con i tifosi è molto profondo".
Il rapporto tra Del Piero e la Juventus è viscerale, sia per quanto accaduto nel corso della sua carriera, sia per le motivazioni che lo hanno spinto a rimanere anche in Serie B, nel 2006. E adesso aspetta.
"Ne abbiamo passate tante: dall'essere sul tetto del mondo a toccare il fondo, e poi di nuovo su. Ogni notizia riguardante la Juve mi genera emozioni. Adesso aspetto e vedo cosa succederà".
Ospite di 'BeInSport', emittente nella quale ricopre il ruolo di commentatore in occasione dei Mondiali in Qatar, Alessandro Del Piero ha aggiunto:
"Questa volta non è come il 2006, non riguarda il team ma la gente, perché è un'accusa sulle persone, sul presidente e sui componenti del CdA. Il fatto che Andrea Agnelli si sia dimesso è grave, non capita spesso. La Juve storicamente ha passato momenti come questo, come la retrocessione nel 2006".