Dalle sensazioni alla certezza: Luciano Spalletti e il Napoli si diranno addio. Ad annunciarlo è Aurelio De Laurentiis a 'Che Tempo che fa', sulla Rai, confermando un divorzio ormai previsto.
Il patron azzurro, a precisa domanda sull'eventuale permanenza o meno dell'allenatore toscano, ha subito sgombrato il campo da colpi di scena che non si materializzeranno mai.
"E' un uomo libero, dopo 50 anni di cinema e tante esclusive quando qualcuno dice di aver fatto il massimo, che si è concluso un ciclo della vita e preferirebbe volere un anno sabbatico, che fai ti opponi? Nella vita devi essere sempre generoso. Lui ha dato, io lo ringrazio ed è giusto che lui continui a fare quello che ama fare".
Sulla vittoria dello Scudetto atteso 33 lunghissimi anni, come rimarca De Laurentiis, la firma di Spalletti la fa da padrone.
"Gli allenatori si dividono in coloro che vogliono fare il mercato e in coloro che allenano. E' una grandissima persona, un grandissimo allenatore, ha fatto crescere una materia straordinaria che noi gli abbiamo dato".
Eppure, la scorsa estate, il Napoli sembrava destinato ad una stagione complicata e meno ambiziosa.
"Mi sono trovato in una conferenza stampa ai primi di giugno dove siccome avevamo mandato via tanti giocatori ritenuti importanti che per me avevano finito il loro ciclo a Napoli, dei giornalisti mi chiesero cosa pensavo di fare ed io risposi di voler vincere lo Scudetto. Ci fu lo sgomento totale compreso quello di Spalletti, che non sapeva chi avremmo acquistato".
Spalletti ma non solo, perchè il patron azzurro ha esposto anche grandi idee per dare ulteriore impulso al 'Maradona'.
"Farò in modo di renderlo stadio di proprietà: il Comune ce lo darà per 99 anni e le cose cambieranno. Pulserà tutti i giorni della settimana. Farci sposare le persone? Perchè no. Ci sarà un museo e altro".
ADL, che ha rimarcato come "bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine", infine ha regalato una chicca di mercato.
"Devo comprare un calciatore giapponese? E' quello che stiamo facendo. Mi ha scritto un amico giapponese per mandarmi le bozze del contratto e farmi da scouting in Giappone".