Cristiano Ronaldo è spento e nervoso: il Portogallo 'attende' la sua stella
Altra gara e altra sostituzione. Tre su tre un tabellino in cui compare un solo goal, realizzato su calcio di rigore. Al netto del passaggio del turno e la qualificazione agli ottavi di finale e alla fase a eliminazione diretta col suo Portogallo, i Mondiali in Qatar di Cristiano Ronaldo si stanno rivelando al di sotto delle aspettative. A testimoniarlo sono proprio i numeri e gli atteggiamenti dell'ex Juve.
Ieri, nel corso del match contro la Corea del Sud, in occasione della sostituzione il lusitano ha mostrato acor una volta il lato più fragile di sé.
Al minuto 65', uscendo dal terreno di gioco dopo aver ceduto la fascia da capitano a Pepe, Cristiano Ronaldo si è mostrato visibilmente scontento per la scelta del suo commissario tecnico Fernando Santos di farlo uscire.
Ronaldo è stato immortalato dalle telecamere a bordocampo mentre si portava il dito indice davanti alla bocca, mimando il gesto del silenzio. Un attimo di stizza in cui non è riuscito a contenersi, prima di spiegare tutto al termine dell'incontro:
"Ce l'avevo con un giocatore coreano perché continuava a dirmi di uscire più velocemente. Gli ho detto di starsene zitto, perché non aveva nessun diritto di darmi ordini. Non ce l'avevo affatto con il ct".
La rottura con il Manchester United, arrivata dopo l'intervista rilasciata al giornalista britannico Piers Morgan, e le voci continue sul suo futuro - l'ultima delle quali lo vedrebbe ad un passo dall'Al-Nassr di Rudi Garcia - non lasciano tranquillo il portoghese, che in Qatar non si sta confermando la solita macchina da goal inarrestabile.
Uno tassello dietro l'altro a comporre il puzzle. Un quadro generale che presenta un CR7 spento nonostante il traguardo raggiunto proprio grazie al penalty contro il Ghana, diventato il primo nella storia a figurare tra i marcatori in cinque edizioni dei Mondiali.
Prima della rabbia in occasione della sostituzione contro la Corea del Sud, Cristiano Ronaldo avevo solo sfiorato il goal numero 119 con la maglia del Portogallo nel match contro l'Uruguay, e lo ha fatto ben due volte. La prima non riuscendo a impattare il pallone sul cross di Bruno Fernandes, terminato poi in fondo alla rete, e la seconda con il rigore concesso ai lusitani e trasformato dallo stesso ex Udinese e Sampdoria dopo l'uscita dal campo di Ronaldo.
Un concatenarsi di eventi che ha favorito il nervosismo del portoghese, evidentemente deluso dal punto di vista personale per quanto mostrato nelle prime tre gare della competizione iridata.
La Coppa del Mondo entra nel vivo con la fase ad eliminazione diretta e il Portogallo ha bisogno e attende il suo capitano e la sua stella nella fase cruciale della competizione, quando servirà il miglior CR7 per tentare di infilare una serie di vittorie fino alla finale di Doha.
Cristiano Ronaldo dovrà ritrovarsi e scacciare i cattivi pensieri per tornare ad essere decisivo in quello che sarà - con molta probabilità - il suo ultimo Mondiale. Una competizione in cui l'ex Juventus e Manchester United vuole lasciare il segno indelebile, come ha sempre fatto in carriera.