Careca sul passato al Napoli: "Ci descrivevano come il terzo mondo, Maradona ha cambiato tutto"
Sei stagioni in Italia con la maglia del Napoli, uno Scudetto, una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA in bacheca: basta questo per giustificare l'amore provato ancora oggi dai tifosi azzurri per Antonio Careca, componente della celebre 'Ma-Gi-Ca' e cioè del trio completato da Maradona e Giordano.
Intervistato da 'Calciomercato.com', Careca ha ricordato la visione generale che regnava sulla città partenopea ai suoi tempi: la figura di Maradona ha contribuito a velocizzare un cambio di rotta dovuto.
"Sono un brasiliano napoletano, mi arrabbio quando parlano di Napoli sempre in un certo modo. Per fortuna le cose sono cambiate molto rispetto a quando sono arrivato io, all’epoca ci descrivevano come il terzo mondo. Qualche passo avanti è stato fatto, un percorso che ha avviato Diego prima di tutti".
Con 'El Pibe de Oro' in campo, la città di Napoli ha avuto la meglio su altre realtà ben più blasonate, segnando il riscatto sociale di un popolo intero.
"Dico Diego perché lui è arrivato prima e perché è stato il nostro esempio. Lui ha guidato una rivoluzione sportiva che però aveva un senso molto più profondo, che andava oltre i confini del campo. Abbiamo vinto contro Roma, contro Milano, contro Torino. Hanno vinto i napoletani, che avevano bisogno di affrancarsi. Senza Maradona non sarebbe stato possibile".
Solo complimenti per Osimhen, capocannoniere della Serie A con ancora tanti margini di miglioramento.
"Cosa penso di lui? Che è fortissimo e che diventerà ancora più forte perché ha voglia di migliorarsi e ha ancora qualcosina da sgrezzare. Ma è inarrestabile, ha uno strapotere fisico impressionante. Nel goal fatto contro la Roma ho visto qualcosa di Pelé, ha dominato il pallone, sovrastato il difensore e spaccato la porta. In quel goal c’è tutto, tecnica, cattiveria e potenza".