Il calvario fisico di Conti: 22' in stagione, non gioca da titolare da un anno
L'estate del 2017 fu quella delle famose "cose formali" per i tifosi del Milan, tornati a sognare in grande grazie al duo Fassone-Mirabelli: tra quegli acquisti figurava anche Andrea Conti, prelevato in seguito al pagamento di 24 milioni di euro destinati alle casse dell'Atalanta.
Un investimento giustificato dalla super stagione 2016/2017 del classe 1994 alla corte di Gian Piero Gasperini: 8 goal e 5 assist in 33 partite di campionato, tali da convincere il Milan a compiere un esborso economico così importante.
Adesso Conti non è più un calciatore di proprietà dei rossoneri: dal gennaio 2022 il suo cartellino è della Sampdoria, che però finora non lo ha quasi mai avuto a disposizione.
Eppure sembrava che la nuova avventura ligure potesse rappresentare una svolta per Conti, in goal alla seconda presenza nel 4-1 rifilato dalla Juventus ai blucerchiati in Coppa Italia il 18 gennaio 2022, diciannove giorni prima di un'altra gioia personale, stavolta in campionato nel 4-0 inflitto al Sassuolo.
Da quel momento sono tornati i fantasmi per Conti, frenato da continui problemi fisici che ne hanno limitato il rendimento: basti pensare che l'ultima presenza nell'undici titolare della Sampdoria è datata 28 febbraio 2022, proprio contro la sua ex Atalanta.
Da allora ha visto il campo solo da subentrato e in appena tre circostanze, l'ultima delle quali con i 22 minuti disputati (gli unici in stagione) nella ripresa di Sampdoria-Monza: a renderlo indisponibile agli ordini di Stankovic una fastidiosa tendinopatia, che a dicembre lo ha costretto ad un viaggio in Finlandia per curarsi con l'aiuto dei medici specialisti Lempainen e Orava.
Per Conti, la cui ultima convocazione risale al 29 ottobre scorso, un incubo che non sembra avere intenzione di dissiparsi e tantissime nubi ad aleggiare su un futuro che, definirlo incerto, è un eufemismo.