Asllani e il goal sbagliato a Barcellona: "Non ho dormito per quattro giorni"
Le occasioni per incidere nel centrocampo dell'Inter non sono state moltissime, ma quando si parla di Kristjan Asllani si rischia di incappare in un errore madornale: guai ad esprimere un giudizio soltanto osservando le sue statistiche, senza considerare il contesto d'eccellenza in cui si trova.
Per un ragazzo di 20 anni, il solo trovarsi a lavorare accanto a gente come Brozovic e Calhanoglu, può rappresentare ben più di qualche minuto disputato: discorso valido anche per quelli raccolti allo 'Spotify Camp Nou' il 12 ottobre, famosi per il goal sbagliato a tu per tu con Ter Stegen, con Mkhitaryan che forse sta ancora aspettando quel pallone che sarebbe valso la vittoria. Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', il centrocampista albanese ha ammesso di aver sofferto d'insonnia nelle notti successive.
"Se non ci penso io, mi ci fanno pensare gli altri. Quando torno in paese o sono per strada, c’è sempre qualcuno che me lo ricorda: alla lunga un po’ stufa… Ma ammetto di non aver dormito per quattro giorni, passavo le notti a guardare quell’azione, ce l’ho stampata in testa".
L'interismo di Asllani è certificato dalle prove fotografiche: da sempre è in atto un derby in famiglia.
"Ho le foto, le prove! Tra le altre cose mio padre è del Milan e a 5 anni mi ha portato a vedere la mia unica partita a San Siro. Era il derby del dicembre 2007: punizione di Pirlo, poi reti di Cruz e Cambiasso, e subito ritorno in auto col babbo. Sono stato innamorato di Zanetti e la cavalcata del 2010 la conosco a memoria. Ma non sono l’unico".
Tra Albania e Italia, la scelta è andata sulla prima opzione: un modo di rispettare le proprie radici, molto radicate nonostante il trasferimento nel nostro Paese a soli due anni d'età.
"Mi sembrava giusto giocare per l’Albania per rispettare le mie origini, senza nulla togliere all’Italia di cui mi sento parte. In fondo, sono due popoli fratelli e questa è una cosa bellissima".