L’estate 2017 è quella che i tifosi del Milan ancora oggi ricordano per il tormentato rinnovo di Gianluigi Donnarumma, diventato addirittura ‘Dollarumma’ in una celebre protesta con il lancio di soldi finti dagli spalti durante Danimarca-Italia degli Europei Under 21: alla fine ‘Gigio’ sigla il prolungamento da 6 milioni netti all’anno, strappando a Fassone e Mirabelli un ‘sì’ dal valore molto elevato per lui.
Nell’accordo tra le parti rientra anche il cartellino di Antonio, a cui viene assicurato il non disprezzabile stipendio da un milione. I due fratelli sono protagonisti della conferenza stampa del 12 luglio, un modo per fare luce su una trattativa sul punto di saltare e rientrata grazie alla forte volontà del più giovane dei Donnarumma di continuare a giocare per il Milan.
Il titolare naturalmente resta lui, Antonio dovrà accontentarsi di sporadiche occasioni per coronare il sogno di difendere i pali rossoneri dopo non esserci riuscito agli inizi della carriera. Le cose migliori di solito accadono all’improvviso e su questo il più grande dei Donnarumma sarà sicuramente d’accordo: nel riscaldamento del derby valido per i quarti di Coppa Italia, il dodicesimo Storari (di nuovo lui) si infortuna ed è costretto a dare forfait, divenendo così l’attore principale inconsapevole di un sogno altrui realizzato.
Non solo il Milan vince quel derby grazie a una rete di Cutrone nei supplementari, ma Donnarumma trova anche il tempo di lasciare l’impronta dei suoi guantoni sull’incontro: l’interista Joao Mario ha la chance di segnare il goal vittoria ma, al momento del tiro a botta sicura, è troppo morbido e calcia senza angolare, permettendo ad Antonio di intervenire con riflesso non complicato e spettacolare allo stesso tempo.
Una serata da sogno, a cui si aggiunge anche l’esordio in una competizione europea contro il Ludogorets in Europa League: il Milan vince 1-0 nel ritorno dei sedicesimi e Donnarumma colleziona un altro clean sheet, epilogo maturato anche due stagioni dopo con la terza ed ultima presenza in rossonero, in Coppa Italia nel 3-0 rifilato alla SPAL.
Tre presenze e nessuna rete subita per Donnarumma che, nel suo piccolo, è all’interno della storia del Milan come primo portiere a non prendere goal in almeno 300 minuti disputati. Una sorta di ‘amuleto’ vivente insomma, ma ciò non basta per prolungare il rapporto col Milan.
A quattro anni di distanza da quell’incandescente estate 2017, l’altro Donnarumma, Gianluigi, opta per l’addio al club del suo cuore: ad attenderlo c’è il PSG di Mbappé e Neymar, ai quali si aggiungerà presto anche un altro pezzo da novanta del calibro di Messi. Una scelta che condiziona direttamente anche la carriera di Antonio, tornato grazie all’opera da ‘intermediario’ del fratello che ora ne sancisce la fine del secondo capitolo milanista, preferendo il trasferimento in Francia al rinnovo.