L'incredibile promozione in Serie B del Portogruaro, oggi in Eccellenza
Nel 2023/24 militerà nel campionato di Eccellenza veneto e nel suo passato ha una lunga storia, essendo stato fondato nel lontano 1919.
Il Portogruaro, squadra calcistica della città metropolitana di Venezia, diventato dal 1990 Portogruaro-Summaga in seguito alla fusione col Summaga Calcio, ha veleggiato per decenni fra Serie D, IV Serie e Serie C.
Agli inizi degli anni Duemila una scalata sorprendente porta i granata in Lega Pro Prima Divisione. Il ciclo d'oro si conclude nel modo più incredibile nella stagione 2009/10, quando una rete in Zona Cesarini nell'ultima gara, il derby con il Verona, regala la storica promozione in Serie B.
Il sogno però si trasforma presto in incubo. L'anno seguente c'è l'immediata discesa in Lega Pro Prima Divisione e dopo due stagioni nel 2012/13 la squadra retrocede in Seconda Divisione e, quel che peggio, la società fallisce e viene radiata da tutti i campionati. La rifondazione la costringerà a ripartire dalla Promozione regionale.
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MAI OLTRE LA SERIE C
Fondato nel 1919 come Unione Sportiva Portogruarese, il club veneto della Città metropolitana di Venezia milita per decenni nei campionati Dilettantistici. Nel 1945 cambia nome, diventando Associazione Calcio Portogruaro, e nel 1945/46 vince il girone B di Serie D, ottiene la prima storica promozione in C e ci rimane per due stagioni.
Poi altri decenni nei Dilettanti, prima degli anni Novanta, che segneranno la svolta nella storia del club granata. Proprio dopo i Mondiali italiani, infatti, avviene la fusione con l'Associazione calcio Summaga, e nasce il Portogruaro-Summaga. Nel 1997/98, dopo diverse stagioni di purgatorio nelle Serie minori, la squadra è promossa nel Campionato nazionale dilettanti, che sarà poi rinominato Serie D.
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DALLA D ALLA LEGA PRO PRIMA DIVISIONE
Gli anni Duemila sono quelli della grande ascesa per il Portoguraro-Summaga. Al termine della stagione 2003/04, infatti, i granata vincono il Girone C della Serie D e tornano fra i professionisti.
Dopo alcuni tornei in Serie C2, nei quali la squadra è ripescata dopo una sconfitta ai playout e successivamente si salva agli spareggi, nel 2007/08 il Portogruaro-Summaga è promosso attraverso i playoff in Lega Pro Prima Divisione, conosciuta precedentemente come Serie C1. Decisiva la vittoria in finale contro il Bassano.
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LA STORICA PROMOZIONE IN B NEL 2009/10
Ma l'anno in cui la squadra veneziana scriverà la storia è il 2009/10. I veneti sono inseriti nel Girone B della Lega Pro Prima Divisione, dove sono inseriti anche club blasonati come Verona e Pescara.
Il Portogruaro-Summaga è guidato in panchina dall'ex difensore di Pisa, Udinese e Perugia Alessandro Calori e gioca le sue gare interne nel piccolo Stadio Mecchia, dove i tifosi fanno sentire il loro affetto alla squadra e sono un vero dodicesimo uomo in campo.
Ad indossare la fascia da capitano della squadra è il fantasista Marco Cunico. Fra i giocatori più rappresentativi ci sono gli attaccanti Cristian Altinier e Riccardo Bocalon. A centrocampo giostra poi l'ex atalantino Vinicio Espinal, di passaporto dominicano.
Il Portogruaro ha un rendimento costante nelle prime giornate, e dopo 8 gare si porta al comando con 19 punti, ma nel turno successivo cade 1-0 contro l'Andria BAT e viene raggiunto dalle due big Pescara e Verona. Alla 12ª giornata sono gli scaligeri a prendere la vetta della graduatoria e a non mollarla.
Il girone di andata si chiude con il Verona in vetta con 30 punti, seguito dal Pescara a 29 e dalla Ternana a 28. Ma il Portogruaro-Summaga è lì, quarto a quota 27, stessi punti del Ravenna.
Anche nel girone di ritorno il Verona veleggia in vetta alla graduatoria del Gruppo B, almeno fino alla penultima giornata, quando, dopo esser stato raggiunto dal Portogruaro, perde inaspettatamente 3-2 a Rimini e concede alla sorpresa del torneo il sorpasso in virtù di un pareggio casalingo con il Cosenza (1-1).
Il calendario sembra però dar manforte alla squadra di Remondina, che nell'ultimo turno della stagione regolare ha lo scontro diretto in casa davanti ai suoi tifosi. Domenica 9 maggio 2010 al Bentegodi ci sono 30 mila tifosi del Verona, e nessuno di loro mette in dubbio che i gialloblù conquisteranno i 3 punti e andranno in Serie B.
Al derby regionale fra Verona e Portogruaro guarda con interesse anche il Pescara, che divide con gli scaligeri la seconda piazza della classifica a quota 55 e deve affrontare in trasferta il Marcianise. In caso di parità fra le due formazioni venete, gli abruzzesi balzerebbero al comando e andrebbero direttamente in Serie B. I pronostici sono tutti dalla parte delle due grandi.
Il Pescara fa il suo, batte 3-2 fuori casa il Marcianise e, radioline alla mano, attende il risultato finale del Bentegodi. Qui la partita resta incredibilmente inchiodata sullo 0-0, con una prestazione encomiabile in fase difensiva dei granata, che resistono agli assalti dei padroni di casa.
Ma all'89', in piena Zona Cesarini, succede quello che nessuno poteva prevedere: su rapida azione di contropiede, avviata da Cunico e proseguita da Altinier, Bocalon, subentrato a Marchi nel corso della ripresa, si incunea fra i difensori del Verona e infila Rafael, ammutolendo letteralmente i 30 mila tifosi gialloblù del Bentegodi.
La classifica finale del Girone B di Prima Divisione recita Portogruaro primo con 59 punti, Pescara secondo a 58 e Verona terzo a 55. Fra i due litiganti, Verona e Pescara, che si giocheranno la promozione ai playoff, a godere e il piccolo Portogruaro-Summaga, che approda per la prima volta nella sua storia in Serie B.
I tifosi della cittadina veneziana riempiono le strade festanti di bandiere, ancora increduli per l'impresa sportiva realizzata dalla squadra di Calori. Fra i calciatori granata è festa anche per il bomber Cristian Altinier, capocannoniere del Girone B di Prima Divisione assieme a Federico Piovaccari del Ravenna con 14 goal totali.
Saranno poi i biancazzurri a staccare l'altro pass per la Serie B agli spareggi, battendo in finale playoff il Verona, che dopo il k.o. col Portogruaro cambia addirittura allenatore affidandosi a Vavassarori.
IL TABELLINO
Domenica 9 maggio 2010, Stadio 'Marco Antonio Bentegodi' - Verona
VERONA-PORTOGRUARO 0-1
MARCATORI: 89' Bocalon
VERONA: Rafael, Cangi, Massoni (72' Anselmi), Ceccarelli, Pugliese, Pensalfini, Esposito, Russo, Ciotola (59' Di Gennaro), Selva, Rantier (56' Farias). A disp. Ingrassia, Dalla Bona, Garzon, Colombo. All. Remondina
PORTOGRUARO: Rossi, Cardin, Siniscalchi, Madaschi, Gotti, Vicente, Espinal, Puccio (75' Pondaco), Cunico, Altinier (90' Gardella), Marchi (68' Bocalon). A disp. Marcato, Fusciello, Levacovich, Romano. All. Calori
Arbitro: Massa di Imperia
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LA DISCESA: DALLA B AL FALLIMENTO
Alla grande impresa in casa Portogruaro seguono quasi subito problemi di carattere pratico e logistico. All'inizio del luglio 2010, infatti, la Commissione Criteri Sportivi ed Organizzativi esclude il Portogruaro per insufficienza di informazioni circa l’organigramma societario, in più il piccolo impianto cittadino, il Mecchia, con una capienza di poco più di 4 mila spettatori, non rispetta i requisiti minimi richiesti dalla Lega di Serie B e deve essere sottoposto a lavori di adeguamento e messa a norma delle strutture.
Come se non bastasse, l'allenatore della storica impresa, Alessandro Calori, decide di lasciare la panchina della squadra per accettare l'offerta del Padova. La società lavora per mettere a posto le cose e il 16 luglio il club è ufficialmente riammesso in Serie B e comunica che finché non saranno terminati i lavori al Mecchia, giocherà le sue gare interne al Friuli di Udine, in virtù di un accordo con l'Udinese e il Comune della città friulana.
In panchina arriva invece Eugenio Corini, tecnico esordiente in Serie B. All'organico della storica promozione vengono aggiunti alcuni tasselli d'esperienza, perché affrontare la Serie B da debuttanti non è certamente impresa facile, specialmente per chi non è abituato a calcare certi palcoscenici.
Così vengono presi il difensore svincolato Filippo Cristante, il centrocampista di spinta Emiliano Tarana e due importanti innesti dal Napoli, il centrocampista uruguayano Nicolás Amodio e l'attaccante brasiliano Inacio Piá. Vengono inoltre rinnovate le compartecipazioni di Altinier e Bocalon.
Con questo organico il Portogruaro si avvia ad affrontare il primo campionato di Serie B della sua storia, senonché dopo appena 5 giorni dal suo arrivo, Corini si dimette per divergenze di vedute con la società, che a quel punto chiama a guidare la squadra Fabio Viviani, ex centrocampista con trascorsi anche in Serie A, reduce da un'esperienza da allenatore in Serie C con la Sambonifacese e a sua volta all'esordio in Serie B.
L'obiettivo è chiaramente la salvezza, senza voli iperbolici. L'avventura parte bene, con un 2-0 al debutto alla prima giornata in un altro derby veneto con il Cittadella allo Stadio Friuli e una prestazione convincente. Dopo un'autorete, Giacobbe sigla il raddoppio e il primo goal della storia dei granata in Serie B.
Segue un pesante rovescio per 1-4 al Menti nel secondo derby veneto consecutivo con il Vicenza, ma alla 3ª giornata arriva un ulteriore successo casalingo con il Sassuolo (1-0 con rete di Gerardi).
I giornali scrivono: "Così ci si può salvare". Seguono una sconfitta e un pareggio fuori casa, rispettivamente con Frosinone e Livorno. Poi i veneti battono in casa anche l'Ascoli con un goal decisivo di capitan Cunico (2-1) e si ritrovano clamorosamente nei quartieri alti della classifica dopo 6 giornate.
Il cammino del Portogruaro è ridimensionato da tre k.o. di fila con Torino (2-1 in trasferta), Novara (1-5 a Udine) e Grosseto (3-1 in Toscana). I granata colgono un pareggio in rimonta sul Varese nell'ultima gara interna giocata al Friuli, e il 30 ottobre pareggiano 0-0 anche la prima partita al Mecchia, la cui capienza è portata ad oltre 4 mila spettatori.
Il successivo 9 novembre il bomber Altinier 'timbra' il primo goal in B nello storico impianto casalingo, nell'1-1 nel derby col Padova. La squadra di Viviani fatica e non poco a ritrovare la vittoria e dopo due mesi senza i tre punti scivola nella zona bassa della graduatoria.
Le sconfitte per 1-4 in casa con il Siena e per 4-2 all'Adriatico col Pescara (dopo esser stati avanti 2-0) segnano il destino di Viviani, esonerato e sostituito con Andrea Agostinelli. Dopo una sconfitta interna per 1-2 all'esordio con la capolista Atalanta, il nuovo allenatore ottiene un rocambolesco successo esterno per 2-3 sull'Empoli.
Potrebbe essere la svolta della stagione per il Portogruaro, che chiude sì il girone di andata all'ultimo posto con 19 punti assieme al Frosinone, ma 'vede' anche la salvezza non distante. I granata lottano su ogni campo e ad inizio girone di ritorno ottengono due preziosi successi consecutivi su Vicenza e Sassuolo, ripetendosi a marzo con le rivali per la salvezza Albinoleffe e Piacenza. Vittorie che lo fanno risalire al terzultimo posto.
Ma il k.o. al Mecchia con la Triestina alla 36ª, dopo quello nel derby col Padova, permette alle dirette concorrenti di allungare sulla coda della classifica. Alla sestultima le speranze granata sono alimentate da un colpo esterno sul Siena di Antonio Conte, con un 1-2 maturato nel finale grazie alle reti di Gerardi (89') e Tarana (90' + 4).
Segue tuttavia un finale disastroso di stagione: la squadra di Agostinelli arriva senza energie al momento decisivo del campionato e rimedia 5 sconfitte nelle ultime 5 gare (con Pescara, Atalanta, Empoli, Modena e Crotone), chiudendo in penultima posizione a quota 40 punti assieme alla Triestina.
Appena un anno dopo la storica promozione, la favola del Portogruaro si è già spenta con una retrocessione in Lega Pro Prima Divisione. Fra i dati negativi, nonostante i 13 goal di Altinier, miglior cannoniere della squadra, gli appena 39 goal segnati dai granata, peggior attacco della cadetteria.
Trascorse due stagioni in Prima Divisione, la discesa diventa ripidissima. Nel 2013 il Portogruaro perde la sfida playout con la Tritium e retrocede in Seconda Divisione. La famiglia Mio, dopo un ventennio, abbandona la società e il nuovo patron, Gianmario Specchia, abbandona la presidenza dopo divergenze con il Comune sulla concessione dello Stadio.
Mancano imprenditori pronti a rilevare la società, e anche la mobilitazione dei tifosi si rivela vana. Il 19 luglio 2013, il Portogruaro-Summaga, non iscritto alla Seconda Divisione, è escluso dalla Figc da tutti i campionati e quindi sciolto.
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LA RIPARTENZA NELLE SERIE MINORI
La squadra che soltanto 2 anni prima era stata in B, è costretta a ripartire dalla Promozione veneta con un nuovo nome, Portogruaro Calcio Associazione Sportiva Dilettantistica.
Dopo esser arrivati due volte in Serie D, la prima volta nel 2019, anno del Centenario, nella stagione 2022/23 i granata sono nuovamente retrocessi, cosicché nella stagione 2023/24 disputeranno il torneo di Eccellenza veneto.