Lazio-Empoli 2-2: altro blackout, Marin riprende i biancocelesti al 93'
Il solito copione. Un altro blackout. Una sceneggiatura già vista. Un grande primo tempo, il goal del vantaggio e tante occasioni sprecate. Poi, all’improvviso, la luce si spegne e arriva la beffa.
Il pomeriggio della Lazio all’Olimpico è l’ennesima dimostrazione della fragilità di una squadra che non sa chiudere le gare dopo un'ottima partenza e che mostra due volti completamente opposti tra primo e secondo tempo. Un po' dottor Jeckyll e un po' signor Hyde, per citare la celeberrima opera di Robert Louis Stevenson: indomabile nella prima frazione, compassata e arrendevole nei secondi 45 minuti..
La sfida contro l’Empoli ripercorre fedelmente un susseguirsi di eventi già visti nei precedenti episodi in questa. La squadra di Sarri domina nel primo tempo e sblocca il risultato dopo meno di due giri d’orologio con Felipe Anderson, ma spreca numerose occasioni per il bis. Raddoppio che arriva in avvio di ripresa con Zaccagni, prima del palo colpito da Milinkovic-Savic, che sfiora il tris.
Poi nel finale, tra l’83’ e il 93’, il crollo e la rimonta della squadra di Zanetti che prima riapre i giochi con Caputo e poi pareggia i conti con Marin, portando a casa un risultato insperato fino a dieci minuti dal triplice fischio.
Un uno-due che gela un Olimpico che prima del match aveva ricordato con grande commozione Gianluca Vialli e soprattutto il Sinisa Mihajlovic, scomparso il 16 dicembre scorso all’età di 53 anni e in biancocelesti dal 1998 al 2004 con ben sette titoli in bacheca, tra cui lo Scudetto e la Coppa delle Coppe.
Il commovente omaggio dell'Olimpico di fede biancoceleste per Sinisa Mihajlovic 🙏#LazioEmpolipic.twitter.com/cxLNO0g2ro
— GOAL Italia (@GoalItalia) January 8, 2023
Prima del fischio d’inizio il toccante omaggio a Mihajlovic durante il riscaldamento delle due squadre e il minuto di silenzio, con striscioni esposti in vari settori.
Poi l'inizio delle ostilità e 95 minuti di agonismo, con il solito copione: Lazio avanti e sprecona, poi il classico blackout e la beffa finale.