Per i giocatori con doppia nazionalità, la scelta del paese da rappresentare può dipendere da una varietà di fattori. Alcuni scelgono in base al rapporto personale, che sia attraverso i loro genitori o le proprie esperienze. Alcuni cercano conforto, scegliendo di restare con una nazionale che ha mostrato amore nei momenti giusti della loro carriera. Altri invece scelgono in base al minutaggio che possono avere, o alla possibilità di poter giocare per vincere qualche trofeo.
Ma per Jermaine Jones?
Quella scelta è stata un po' diversa, un po' più personale. Tutto ha fatto la sua parte, senza dubbio, ma non è esattamente il motivo per cui ha scelto di giocare per la nazionale degli Stati Uniti.
Il motivo più importante, era suo padre.
Nato a Francoforte da madre tedesca e da un veterano dell'esercito americano, Jones ha perso i contatti con suo padre dopo il divorzio dei suoi genitori. Sono passati due decenni senza neanche un incontro tra i due, mentre Jones cercava, senza riuscirci, di localizzare suo padre durante la sua adolescenza e la prima età adulta.
Anche se ha giocato come professionista in Bundesliga, giocando per Eintracht Francoforte, Bayer Leverkusen e Schalke, mentre guadagnava tre presenze in prima squadra con la nazionale tedesca, Jones non è riuscito a trovarlo.
La sua ultima speranza? Un passaggio agli Stati Uniti.
È stata un'opportunità per andare sotto i riflettori, per avere un impatto sul campo e, soprattutto, un'opportunità per ricordare a suo padre che era là fuori da qualche parte diventando una superstar nel suo paese d'origine.
GOAL ha chiesto al giocatore di raccontare la sua incredibile vicenda.