"Contraddizione": se c'è un termine, per definire il 5-1 subito dal Milan nel Derby e tutto ciò che è seguito, quello è "contraddizione". Nei termini, nelle premesse, nel gioco e nelle scelte operate da Stefano Pioli. Persino nello spirito che i rossoneri, nel corso degli anni, sono riusciti a costruire e che, adesso è palese, con lo Scudetto gli si è un po' ritorto contro.
Il Milan, forse, non è più riuscito a prendere le distanze da quell'essere "Underdog" che ha caratterizzato la rimonta all'Inter di Simone Inzaghi, nel 2022, e che ha catapultato, inspiegabilmente, i rossoneri in una dimensione che Pioli non è ancora riuscito a decifrare, per poi trasmetterla alla sua squadra.
"Non abbiamo paura di nulla", ha spiegato in conferenza stampa alla vigilia del Derby: "Le sconfitte dello scorso anno non mi interessano". E, invece, avrebbe dovuto prenderne spunto, con ogni probabilità: perché nel concetto di "contraddizione" c'è anche quello di un Milan che, almeno contro l'Inter, si contraddice continuamente, ripetendo gli stessi errori.