Francesco Migliore, dal Lione di Benzema agli anni in Italia: è diventato imprenditore

Migliore GFX
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Con Benzema perse la finale di Coupe Gambardella, per poi iniziare la scalata in Italia: dalla C alla Serie A. Ora è imprenditore alle Cinque Terre.

Forse dall'esterno sembra così. Gli stipendi, la notorietà, migliaia di tifosi che gridano il tuo nome. Diventi icona, leggenda, esempio da seguire. Ma non sempre un calciatore decide di continuare una carriera ad oltranza, sia il più grande dei calciatori, sia un lavoratore onesto del pallone, capace di essere uno tra mille, di quelli che alla fine in Serie A ci arrivano, tra mille peripezie.

Qualche anno in più sul terreno, per le poche alternative o il semplice piacere del gioco. E poi? Più nulla, tra il godersi il post carriera con i dobloni guadagnati assaltando le navi avversarie, settimana dopo settimana.

C'è chi a 32 anni, senza problemi fisici gravi o grosse limitazioni davanti a sé, decide di smettere. I pensieri sono tanti, non è mai chiaro se si prenda la decisione giusta o meno. Poi, alla fine, si annuncia l'addio al calcio, con una valida alternativa il secondo dopo in cui il contratto scade e ci si ritrova ad ex calciatori.

Non che non si possa cambiare idea, certo, ma i dietrofront si contano sulle dita della mano per un calciatore. Che ha la stesse di una 'persona normale'.

Magari di un giovane imprenditore che ha avuto modo di conoscere futuri Pallone d'Oro, incrociare i tacchetti con loro e scambiare più che una fugare battuta nello spogliatoio, come compagni.

Un identikit che ci porta a raccontare la storia di Francesco Migliore. Ex compagno di Karim Benzema, difensore con una breve esperienza in Serie A tra i fuochi della cadetteria.

Imprenditore a tempo pieno, che ha capito nei suoi anni liguri di poter intraprendere nuove strade, in cui il pallone non è necessario. Se non tra il vento dei ricordi.

  1. BENZEMA, LIONE E LA FINALE

    Migliore ha giocato per una delle squadre più titolate d'Italia - il Genoa - nella sua unica annata di Serie A. Ma ha iniziato in uno dei team più importanti di Francia, proprio nel periodo in cui tale - il Lione - lasciava la sua storia senza trionfi, abbracciando una fila impressionante, ed improvvisa, di campionati vinti. Sette volte, dal 2002 al 2008. Passerà dall'essere sorpresa, a miracolo, fino alla più grande squadra del paese. Juninho, Sonny Anderson, Fred, Wiltord. E lui, il giovane Karim Benzema.

    Quattro degli otto appena citati titoli di Ligue 1 sono nel palmares dorato di Benzema. Una sterminata collezione di medaglie d'oro, tranne quelle con la Nazionale francese. Mondiali 2018, Valbuena, 2022, la storia è nota. Karim viene portato spesso in prima squadra dopo aver fatto sedere per tecnica e vergogna una serie di squadre militanti in Championnat National 2.

    Nella seconda squadra del Lione milita anche Francesco Migliore. Un ragazzo toscano che anni prima si è trasferito in Francia con la famiglia, in quel di Nizza. Le sue capacità sulla fascia, come terzino, hanno permesso al classe 1988 di vincere la concorrenza di coetanei che hanno provato in tutti i modi ad entrare nella squadra allora più importante del paese.

    Oltre Parigi e Marsiglia. Lui ci riesce, in quel 2005. Ne farà parte per un triennio, dividendo lo spogliatoio con Benzema, prima del suo inserimento totale in prima squadra. Troppo forte per rimanere nelle serie inferiori. Troppo decisivo per un ragazzo della sua età.

    Con Benzema giocherà una finale di Coupe Gambardella, rinomata competizione giovanile francese che apre le porte degli Under 18 al grande calcio. Siamo nel 2006 e Migliore giunge in finale tra gli uomini di punta del Lione, pronto ad affrontare lo Strasburgo.

    Nella spettacolare cornice dello Stade de France, il Lione schiera giocatori come Remy, Plessis, Pied, Mounier e lo stesso Benzema, autore dell'unico goal dei suoi. Il trofeo finirà tra le mani dello Strasburgo, tra giocatori che eccetto poche eccezioni non riusciranno a godersi una carriera al top.

  2. L'ERA IN SERIE B E L'OCCASIONE GENOA
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    L'ERA IN SERIE B E L'OCCASIONE GENOA

    Al pari di tanti colleghi, che non riusciranno a proseguire nella prima squadra del Lione, Migliore viene ceduto al Mons prima e dunque in patria, nella terza serie. Parliamo del Giulianova, la prima squadra professionistica in Italia per il ragazzo toscano, che comincerà la sua scalata al top del top nazionale, la Serie A.

    L'esperienza maturata in Francia e la giovane età porteranno rapidamente Migliore ad un salto di categoria, visto il passaggio al Crotone nel 2010, a 22 anni. La squadra rossoblù è ancora lontana dalla storica promozione in Serie A, ma neanche così tanto. La società sta lavorando bene con i giovani, quelli che anno dopo anno faranno salire un gradino in più, fino all'ultimo del 2016, anno domini dell'arrivo tra i giganti del paese.

    Per Migliore, invece, la Serie A arriverà solamente nel 2017. Tre anni di Crotone e dunque quattro in maglia Spezia, squadra per cui vale lo stesso discorso. Un altro team ormai stabilitosi nel purgatorio della B, senza scendere in C o tornare nella massima serie.

    Prima della scalata, anche in questo caso leggermente più avanti rispetto all'addio del terzino. Migliore è uno degli imprescindibili della squadra e nel primo triennio bianconero arriverà fino ai playoff, giocando ogni gara, stantuffo sulla fascia, folle recuperatore di palloni e pericolo per i colleghi dall'altra parte della corsia.

    Migliore sarà uno degli habitue della Serie B, quei volti che i tifosi collegano immediatamente a tale categoria. Sempre in campo, spesso decisivo in termini di assist e reti (rispettivamente 10 e 26 in oltre 260 gare).

    Poi, però, ci sarà anche il breve e meritato tempo della A, con il Genoa. L'opportunità di giocare in uno dei club storici d'Italia è perfetta, vista la vicinanza a La Spezia e un ciclo nel suo vecchio club ormai terminato.

    Il Genoa 2011/2012, con Juric prima e Ballardini poi in panchina, non è certo quello degli scudetti o almeno abile a lottare in Europa, ma lotta per rimanere in A. Migliore è un rincalzo, chiuso da Laxalt. Riesce a scendere 6 volte in campo, di cui la metà da titolare. Ma sarà solo una fugace visita all'olimpo, prima del ritorno nel purgatorio. Tradotto, il biennio con la Cremonese, con cui, nel 2020, chiude la carriera.

    Curiosamente, anche in questo caso, con un'altra squadra che di lì a poco arriverà in Serie A. Fatti crescere i più giovani sotto la sua ala, mantenuta la categoria con i suoi servigi, la Cremonese farà festa due anni più tardi. Mentre Migliore, sorridente, inizierà una nuova giornata della sua nuova vita lavorativa.

  3. IMPRENDITORE A TEMPO PIENO

    All'età di 25 anni, Migliore, racconterà, acquista il suo primo appartamento mettendolo a reddito. Tutti i guadagni della Serie B, come calciatore, vengono reinvestiti nel mattone. Il passato, il presente e il futuro.

    Sette anni dopo, decide di dire addio al calcio. Il motivo è dato proprio dalla nuova carriera imprenditoriale, iniziata ai tempi dello Spezia. La scelta cade sul cambio totale:

    "La mia attività era cresciuta al punto tale da avere più o meno 35 dipendenti e questo mi ha fatto capire che non potevo più andare avanti nel calcio" ha evidenziato Migliore a TMW. "All'inizio delegavo, poi mi sono reso conto che dovevo solo concentrarmi su questo. Non mi pesa, ho riscoperto una bella passione: parlo 3 lingue e sto in contatto di gente di tutto il mondo".

    Le opportunità per continuare nel mondo del calcio, sempre in Serie B, ci sarebbero pure, ma Migliore fa una scelta diversa. Nessun rimpianto: conosce nuove persone, nuovi incantati luoghi e realtà.

    "Ho avviato un'attività alle Cinque Terre, un albergo diffuso con 16 camere di lusso. In più abbiamo preso un terreno abbandonato che abbiamo valorizzato e da esso abbiamo creato un ristorante. Si è sempre detto che vengono solo le persone con gli zaini, allora ho pensato di creare qualcosa di lussuoso perché mancava quel segmento. Ha funzionato, perché siamo pieni tutto l'anno. Posso dire di essere stato fra i primi che ha puntato sulla qualità delle Cinque Terre, ho investito in comfort più alti e i turisti apprezzano".

    Benzema ha vinto il Pallone d'Oro, mentrei il suo vecchio compagno ha puntato su una nuova vita. Ligure, imprenditoriale, dopo l'onesta carriera da calciatore. Che lo ha portato fino a questo punto.