Il successo della Lazio nel derby, quello della Juve contro l'Inter, ma soprattutto la vittoria del Napoli a Bergamo. Tre risultati che incidono in maniera importante sulla classifica e le gerarchie della Serie A.
Dopo 13 giornate iniziano a delinearsi i primo macro-gruppi in classifica, con gli azzurri in vetta solitaria e lanciatissimi e un gruppone alle loro spalle pronto a contendersi gli altri tre posti per la Champions League.
Andiamo a scoprire chi si è guadagnato un posto nella Top 11 di giornata scelta da GOAL.
Decisivo nel cruciale successo del Napoli in casa dell'Atalanta. In estate sembrava un corpo estraneo, Spalletti lo ha rilanciato. Se gli Azzurri sono in vetta è anche merito del suo portiere.
Il brasiliano è tornato su livelli prestazionali di assoluto rispetto. Contro l'Inter non solo ha il merito di neutralizzare l'offensiva nerazzurra, ma avrebbe trovato anche il modo di segnare. Il VAR però non è d'accordo.
Il derby d'Italia poteva giocarlo in maglia nerazzurra. Ha scelto la Juve e, almeno in base al risultato, ha scelto bene. Il brasiliano si avvicina alla convocazione al Mondiale in maniera convincente dopo aver neutralizzato Dzeko e Lautaro.
Il primo derby da capitano della Lazio non poteva andare meglio. Vittoria e prestazione di spessore. Abraham, Zaniolo e Belotti annullati.
Solido in difesa, micidiale in attacco. Il terzino francese sblocca la sfida contro lo Spezia sul filo del fuorigioco e fornisce il solito apporto di corsa e muscoli sull'out di sinistra.
Non brilla, come il resto della Lazio, ma è efficacissimo nell'unica occasione da goal della partita. Ringrazia Ibanez e piazza in porta il pallone che decide la sfida contro la Roma.
Sempre più leader della mediana rossonera. Il numero 8 del Milan si vede annullare dal VAR una rete che avrebbe risparmiato diversi affanni alla squadra di Pioli.
Criticato, sempre criticato. Ma è lui l'uomo in più della Juventus in questa stagione a centrocampo. Il francese apre il derby d'Italia, dimostrandosi efficacissimo anche in zona offensiva.
Quella palla stampata sul palo segna il confine tra una storia che poteva essere e una che sarà. Ma il serbo ha il merito di arare la fascia sinistra e fornire una quantità di assist da pallottoliere.
Niente paura, ci pensa Osimhen. Come contro la Roma, il nigeriano si carica il Napoli sulle spalle. Prima segna i, goal del pareggio, poi serve l'assist a Elmas per il 2-1 decisivo.
In un calcio in cui ormai il centravanti sembrano dover saper fare tutto tranne che presidiare l'area di rigore, c'è ancora lui a ricordare quello che deve essere l'obiettivo finale di chi indossa la numero 9: fare goal. Una spizzata al volo da rapace d'area regala al Milan i 3 punti contro lo Spezia.
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